Avventura nella foresta - Role, Privata: Selenya Tomlinson; *Delailah*

Era semplicemente una giornata come tutte le altre, il sole era alto nel cielo, una leggera aria sventolava i prati e le acque, e il preside camminava tra gli alberi del giardino.
Sembrava tutto normale, tranne il fatto che si stava dirigendo verso la Foresta Proibita. Già, proprio quel posto pieno di misteri e paura, tanto tenuto lontano da molti studenti ma altrettanti "coraggiosi" invece lo volevano loro, volevano immergersi nella più grande oscurità che Hogwarts racchiudeva tra le sue mura, o almeno così si pensava.
Era arrivato al limitare della foresta e si fermò: doveva attendere, non era l'unico che doveva entrare lì dentro...

OT: Benvenute a questa appassionante role, postate una discussione di introduzione mettendo le vostre statistiche, poi si inizia!

Man mano tutti e tre gli avventurieri arrivarono di fronte al preside, che all'occorrenza indossava un paio di jeans alla babbana lunghi, e una maglietta nascosta da un mantello nero che lo copriva posteriormente per tutta la sua altezza. Sulla tasca destra dei jeans riposava la sua bacchetta, pronta ad essere sfoderata per proteggere i suoi allievi.
Rivolse un sorriso a tutti e tre e cominciò un breve discorso

-Buongiorno a tutti. Come ben sapete oggi entreremo nella Foresta Proibita, oh badate bene, non ci innoltreremo molto in essa, quel tanto che basta per scoprire qualcosa di nuovo, qualcosa che può sembrare oscuro e misterioso se non lo si conosce. Vi prego di non avere timore, e di stare tutti vicini, vicini a me, così non vi accadrà nulla di spiacevole.-

Strizzò l'occhiolino ai tre per evitare che si preoccupassero per nulla.
Era giunto finalmente il momento: un po' di emozione la sentiva anche lui, per se stesso e per i ragazzi. L'avventura lo aveva sempre affascinato, e sapeva come i tre studenti potevano sentirsi.

-Ora seguitemi, vi consiglio di tirar fuori la vostra bacchetta magica, diventa buio all'interno della foresta.-

Così dicendo strinse la sua nella mano destra e la sguainò. Poi a passo lento ma deciso, iniziò a camminare tra degli alberi. Già dopo qualche passo tra la selva la luce del giorno lo aveva abbandonato, così alzò la sua bacchetta ed enunciò

-LUMOS!-

*Che l'avventura abbia inizio...*

La punta della bacchetta si illuminò e tutto diventò più limpido, meno spaventoso. Ancora nessun problema per quei primi minuti, e ci mancava solo quella!
Fecero qualche altro passo quando Michela lo fermò ponendogli una domanda. Il preside le rispose

-Questa è un ottimo domanda. Devo dire che non è una caccia al tesoro, noi non stiamo cercando nulla, o almeno non andiamo incontro a nulla, però non c'è neanche una meta precisa, vi ho portati qui per mostrarvi dei luoghi altrimenti a voi ignoti, vi ho portati qui con la speranza di incontrare qualcosa di interessante e speriamo non troppo pericoloso, quindi dobbiamo solo proseguire un altro poco, credo...-

Infine non aveva un vero obiettivo in testa, tranne non incontrare nulla di troppo pericoloso, voleva far fare esperienza ai ragazzi, quello sì.

Michela sembrava preoccupata, ed era anche normale. Non aveva molte conoscenza per la difesa contro la magia nera, era giovane, era la prima volta che entrava nella foresta, e non sapeva cosa aspettarsi.

-Mia cara Michela avresti ragione a preoccuparti, ma dimentichi un fattore fondamentale: ci sono anch'io con voi. Oh certo non voglio vantarmi, e certe cose le affronto con difficoltà pure io, ma non andiamo molto avanti perchè so cosa potremmo trovare sino a qui, e so che con me non ci saranno grossi problemi, ok?-

Mentre parlava sentì uno strano rumore tra alcuni alberi più avanti, forse qualcosa era in movimento, o qualcuno. Fece segno agli studenti di fare silenzio e sussurrò loro

-Tutti fuori le bacchette...-

Subito dopo alzò la sua ancora illuminata, chissà se avrebbero visto qualcosa illuminando là dove proveniva il rumore. La protese in avanti, fino al punto da dove nasceva il rumore di passi, era pronto
tre... due... uno...